Arrosticini per l’aperitivo con salsa veloce

Cetriolini e cipolline sottaceto sono protagonisti d’antan dell’aperitivo che aderisce alla classicità e si allontana dai buffet che stanno conoscendo un’epoca d’oro.

Spiedì srl da Spiedì srl
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Ma come trasformarli in una preparazione perfetta per accompagnare gli arrosticini di SPIEDÌ in qualsiasi occasione? La risposta è più semplice di quanto si possa pensare: un buon yogurt denso, un filo d’olio, qualche foglia di menta e il gioco è fatto. Questa salsa freschissima e dal piacevole gusto acidulo sposa la forza della carne di pecora creando un contrasto che stuzzica e soddisfa il palato.

Nota Importante: se, come me, siete amanti dei sottaceti e di quella stimolazione del gusto che li caratterizza, armatevi di forza di volontà perché ve ne servirà molta per smettere di intingere gli arrosticini in questa salsa.

Spiedì seleziona allevatori che siano in grado di controllare tutta la filiera per tutelare la qualità e la tracciabilità dei prodotti

Spiedì srl

Tempi di Preparazione:

  • 10 minuti di preparazione
  • 30 ore di riposo
  • Nessuna Cottura
  • per n.4 persone

Ingredienti della Ricetta:

  • 70 grammi di cetriolini sottaceto
  • 50 grammi di cipolline sottaceto
  • 230 grammi di yogurt greco denso
  • 4 foglie medie di menta fresca
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Sale q.b.
  • Pepe nero macinato al momento q.b.
  • 20 arrosticini di SPIEDÌ, cotti al momento


Procedimento

Sciacquo accuratamente i cetriolini e le cipolline, quindi li asciugo tamponandoli con carta da cucina. Metto lo yogurt nel boccale del frullatore e aggiungo i sottaceti e l’olio. Condisco con sale e pepe, dopodiché frullo il tutto per ottenere una salsa omogenea. Riduco le foglie di menta a striscioline sottili e le unisco alla salsa. Mescolo, copro e lascio riposare in frigorifero per 30 minuti prima di servire con gli arrosticini.

Ricetta di Paola “Slelly” Uberti per Spiedì

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La storia di Spiedì ha una data ufficiale, marzo 1987, e una data non ufficiale, metà ‘800, prima dell’Unità d’Italia. Tra i due periodi corre oltre un secolo. Quattro generazioni. I bisnonni di Roberto e Marino, a Torre de’ Passeri, l’antica Turris Passum, letteralmente Torre del Passo, aprono una macelleria che pare un azzardo perché quasi tutte le famiglie di quell’epoca, oltre a coltivare i campi, allevavano animali e potevano essere considerate autosufficienti. Invece no. Perché nella bottega di Mastro Di Domenico c’era una scelta così ampia di carne da poter soddisfare tutti i gusti. Uno dei figli del fondatore, Marino, ha le stimmate del commerciante ed eredita l’attività.