Tartare con Uva Grigliata

Spiedì srl da Spiedì srl
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Spiedi vi propone un piatto da preparare al volo quando l’uva da tavola è in stagione, fresco e particolare. È ideale per qualsiasi occasione ma si presta molto bene ai pranzi e alle cene in cui vogliamo stupire e deliziare i nostri ospiti con qualcosa di speciale.

Il sapore pieno e squisito della nostra tartare con chianina sposa alla perfezione la dolcezza dell’uva grigliata che è avvolta da un irresistibile sciroppo dolce-salato.

Spiedì srl

Tempi di Preparazione:

  • 5 minuti di preparazione
  • riposo: il tempo di raffreddamento dell’uva
  • 10 minuti di cottura
  • per n.4 persone

Ingredienti della Ricetta:

Per la tartare:

  • Pepe nero macinato al momento q.b.
  • Sale q.b.
  • Olio extravergine di oliva robusto q.b.
  • 4 tartare con Chianina Spiedì

Per l’uva grigliata:

  • 320 millilitri di acqua
  • 80 grammi di zucchero grezzo di canna
  • Una presa di sale
  • 4 piccoli grappoli d’uva di circa 170 grammi ciascuno


Procedimento

Versare l’acqua in un pentolino, unire lo zucchero e il sale, quindi portare a lieve bollore mescolando per sciogliere lo zucchero. Tenere da parte. Arroventare una padella antiaderente a fiamma alta, dopodiché abbassare il calore a media intensità e grigliare l’uva per alcuni minuti: gli acini dovranno apparire leggermente abbrustoliti. Proseguire la cottura pennellando spesso con lo sciroppo dolce-salato preparato in precedenza e muovendo frequentemente l’uva che sarà pronta quando apparirà lievemente ammorbidita e avvolta da una patina lucida.

Spegnere la fiamma, prelevare il fondo di cottura con un cucchiaio e cospargerlo sui grappoli. Lasciare raffreddare. Tenere le tartare fuori dal frigorifero per alcuni minuti affinché non siano troppo fredde al momento di servirle, in maniera commisurata alla temperatura ambiente per evitare deperimenti. Condire la carne con olio, sale e pepe e servirla con l’uva grigliata.

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La storia di Spiedì ha una data ufficiale, marzo 1987, e una data non ufficiale, metà ‘800, prima dell’Unità d’Italia. Tra i due periodi corre oltre un secolo. Quattro generazioni. I bisnonni di Roberto e Marino, a Torre de’ Passeri, l’antica Turris Passum, letteralmente Torre del Passo, aprono una macelleria che pare un azzardo perché quasi tutte le famiglie di quell’epoca, oltre a coltivare i campi, allevavano animali e potevano essere considerate autosufficienti. Invece no. Perché nella bottega di Mastro Di Domenico c’era una scelta così ampia di carne da poter soddisfare tutti i gusti. Uno dei figli del fondatore, Marino, ha le stimmate del commerciante ed eredita l’attività.