Spiedì festeggia i 36 anni

Spiedì, azienda abruzzese di eccellenza, celebra 36 anni di storia e guarda al futuro lanciando un nuovo logo e il repackaging dei prodotti. Non è stata necessaria un’operazione di cosmesi perché il connubio tra l’azienda e lo stemma era ed è felice.

Spiedì srl
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Spiedì, azienda abruzzese di eccellenza, celebra 36 anni di storia e guarda al futuro lanciando un nuovo logo e il repackaging dei prodotti. Non è stata necessaria un’operazione di cosmesi perché il connubio tra l’azienda e lo stemma era ed è felice. Per rispondere alle esigenze dei tempi, però, serviva un nuovo punto d’incontro tra la passione per il lavoro della famiglia Di Domenico e la platea, sempre più vasta, dei clienti in un mercato espanso in tutta Italia e in parte d’Europa. Ora i bordi della scritta hanno perso la caratterizzazione delle linee sovrapposte per diventare piene e aumentare la riconoscibilità, anche a distanza. Il bastoncino stilizzato ha lasciato il posto a un vitale campo rosso che rappresenta idealmente tutta la produzione, dagli arrosticini, punta di diamante di Spiedì, ai tanti altri prodotti, tutti di alta qualità e tutti di successo come le polpettine, gli hamburger, l’innovativo Quartetto, la tartare… E’ rimasto l’ovale a custodire la scritta Spiedì, ma ha cambiato proporzioni diventando simbolo della continua crescita dell’azienda. La data della fondazione è la novità assoluta: “dal 1987” è di per sé un viaggio nello spirito del brand.

Spiedì, azienda abruzzese di eccellenza, celebra 36 anni di storia e guarda al futuro lanciando un nuovo logo e il repackaging dei prodotti

Marco Camplone

La fondazione nel 1987: il logo è a stampatello, semplice e carico di energia

Una scritta a stampatello con caratteri pieni e senza fronzoli, come si addiceva a un’azienda piccola, appena fondata, e che si affacciava sul mercato forte della tradizione familiare nel settore carni e della voglia di fare. Un logo semplice e carico di energia. L’insegna sul capannone dell’azienda era grandissima e annunciava la voglia di crescere di Spiedì.

Il Primo rebranding sette anni dopo

Correva l’anno 1994 quando, dopo essere entrata nelle maggiori catene di distribuzione italiane e aver portato l’arrosticino in tutta Italia, Spiedì decideva di caratterizzare il proprio nome, facendolo diventare, così, un vero e proprio brand. Dal cilindro magico venne estratta la scritta oramai ben nota, orientata verso l’alto, con i bordi eleganti e lo spiedino giallo, simbolo universale dell’arrosticino.

Nel 2004 l’ovale prende il post del rettangolo

Un piccolo ritocco, ma di notevole valore estetico, ci fu nel 2004, quando al posto del rettangolo venne adottato l’ovale per custodire al meglio e dare ulteriore slancio alla parola Spiedì. Un tocco di eleganza, semplice ma apprezzato.

Il nuovo logo creato dall’agenzia Up Consulting di Torino

Ed eccoci ai nostri giorni. Forte di un successo imprenditoriale che si avvia al quarantesimo compleanno, Spiedì ha ritenuto giunto il momento di definire una nuova immagine come evoluzione di un passato così importante e di cui andare fieri. Il lavoro è stato affidato a Paola Uberti che nella sua città, Torino, lavora come comunicatrice specializzata nel settore enogastronomico, anche sviluppando progetti di grafica e design. Paola Uberti ha interpretato il desiderio dell’azienda di cambiare senza rivoluzionare, sviluppando un logo moderno, determinato e vivace.

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La storia di Spiedì ha una data ufficiale, marzo 1987, e una data non ufficiale, metà ‘800, prima dell’Unità d’Italia. Tra i due periodi corre oltre un secolo. Quattro generazioni. I bisnonni di Roberto e Marino, a Torre de’ Passeri, l’antica Turris Passum, letteralmente Torre del Passo, aprono una macelleria che pare un azzardo perché quasi tutte le famiglie di quell’epoca, oltre a coltivare i campi, allevavano animali e potevano essere considerate autosufficienti. Invece no. Perché nella bottega di Mastro Di Domenico c’era una scelta così ampia di carne da poter soddisfare tutti i gusti. Uno dei figli del fondatore, Marino, ha le stimmate del commerciante ed eredita l’attività.