Podcast | Intervista al fondatore di Spiedì, Roberto Di Domenico

Roberto Di Domenico, fondatore di Spiedì, ci racconta l’ascesa dell’azienda, la scelta dell’alta qualità della tradizione di famiglia, il desiderio di affermarsi e l’innata predisposizione a non porsi mai dei limiti.

Spiedì srl
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Nella prima puntata di Storie di Successo ascoltiamo la storia di Roberto Di Domenico, fondatore di Spiedì, un imprenditore lungimirante che ha fatto conoscere l’arrosticino in tutta Italia e in Europa.

Conosciamo la storia di Spiedì, indiscutibilmente il nome dell’arrosticino in Italia e in diversi paesi europei. Un successo imprenditoriale nel segno dell’alta qualità scaturito dalla visione non comune che, 36 anni fa, ha permesso di trasformare un’attività storica artigianale di Torre de Passeri, nel pescarese, in un’azienda dinamica e costantemente proiettata verso il futuro.

Roberto Di Domenico, fondatore di Spiedì, ci racconta l’ascesa dell’azienda, la scelta dell’alta qualità della tradizione di famiglia, il desiderio di affermarsi e l’innata predisposizione a non porsi mai dei limiti.

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La storia di Spiedì ha una data ufficiale, marzo 1987, e una data non ufficiale, metà ‘800, prima dell’Unità d’Italia. Tra i due periodi corre oltre un secolo. Quattro generazioni. I bisnonni di Roberto e Marino, a Torre de’ Passeri, l’antica Turris Passum, letteralmente Torre del Passo, aprono una macelleria che pare un azzardo perché quasi tutte le famiglie di quell’epoca, oltre a coltivare i campi, allevavano animali e potevano essere considerate autosufficienti. Invece no. Perché nella bottega di Mastro Di Domenico c’era una scelta così ampia di carne da poter soddisfare tutti i gusti. Uno dei figli del fondatore, Marino, ha le stimmate del commerciante ed eredita l’attività.