Arrosticini con Salsa Romesco a Modo Nostro

Una ricetta che permette di risparmiare un po’ di energia elettrica o gas e di evitare lo spreco del pane raffermo e delle calotte di peperone.

Spiedì srl da Spiedì srl
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Spedì Arrosticini vi propone i nostri arrosticini con una salsa ispirata alla romesco. Si tratta di una delizia di origine spagnola che i puristi preparano con il pomodoro ma che spesso è declinata in una versione che prevede l’uso dei peperoni arrostiti.

Noi di Spiedì ci siamo ispirati a quest’ultima preparando una salsa profumata e saporita senza cuocere gli ortaggi.

È così buona che la rifaremo molto presto, prima che termini la stagione dei peperoni che va dalla fine dell’estate alle prime settimane dell’autunno.

Tempi di Preparazione:

  • 10 minuti di preparazione
  • — riposo
  • Cottura da 1 a 12 minuti a seconda del metodo scelto per gli arrosticini
  • per n.4 persone

Ingredienti della Ricetta:

  • 20 grammi di mollica di pane bianco
  • 2 cucchiai rasi di aceto di vino rosso
  • 2 peperoni rossi per un peso complessivo di 230 grammi circa
  • 50 grammi di mandorle pelate
  • Olio extravergine di oliva intenso q. b.
  • Sale q.b.
  • Pepe nero macinato al momento q.b.
  • 20 arrosticini Spiedì a scelta


Procedimento

    Spezzettare grossolanamente la mollica di pane, porla in una ciotola e irrorarla con l’aceto. Lasciare riposare per 5 minuti. Mondare il peperone privandolo di picciolo, coste bianche e semi interni, quindi tagliarlo a pezzi, includendo anche la calotta (non sprechiamola, è buonissima!) Porre l’ortaggio così preparato in un cutter e unire la mollica di pane e le mandorle. Aggiungere due cucchiai di olio e frullare per ottenere una crema morbida e omogenea. Al bisogno unire ancora un po’ d’olio. Condire con sale e pepe e mescolare con cura. Cuocere gli arrosticini sulla fornacella, alla griglia, in padella, nella friggitrice ad aria oppure in forno, seguendo le istruzioni indicate sulla confezione e servirli ben caldi accompagnandoli con la salsa.

       

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        La storia di Spiedì ha una data ufficiale, marzo 1987, e una data non ufficiale, metà ‘800, prima dell’Unità d’Italia. Tra i due periodi corre oltre un secolo. Quattro generazioni. I bisnonni di Roberto e Marino, a Torre de’ Passeri, l’antica Turris Passum, letteralmente Torre del Passo, aprono una macelleria che pare un azzardo perché quasi tutte le famiglie di quell’epoca, oltre a coltivare i campi, allevavano animali e potevano essere considerate autosufficienti. Invece no. Perché nella bottega di Mastro Di Domenico c’era una scelta così ampia di carne da poter soddisfare tutti i gusti. Uno dei figli del fondatore, Marino, ha le stimmate del commerciante ed eredita l’attività.